Superbonus del 110%: i lavori in casa pagati dal Fisco

Superbonus del 110%: i lavori in casa pagati dal Fisco

Il 19 maggio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto rilancio che prevede tra le tante misure, il Superbonus fiscale del 110% riguardante una serie di interventi edilizi.

Il Superbonus in tre punti:

Gli interventi: isolamento, caldaie ed antisismici.

  • Aumenta al 110% la detrazione fiscale per spese sostenute tra il 1 Luglio 2020 ed il 31 Dicembre 2021.
  • Agevolati i lavori di coibentazione (almeno per il 25% con classe energetica più alta) e cambio della caldaia con impianti ad alta efficienza. Escluse le seconde case monofamiliare.
  • Agevolata la messa in sicurezza sismica in zona 1, 2 e 3

I “collegati”: fotovoltaico, colonnine ed ecobonus.

Detrazione al 110% anche per l’installazione di impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica ed altri interventi già agevolati dall’ecobonus (es. schermature solari), se abbinati ai lavori di risparmio energetico “principali” premiati dal Superbonus.

L’utilizzo: cinque rate, sconto o cessione.

  • Il Superbonus del 110% è recuperabile in cinque rate annuali.
  • In alternativa all’uso diretto come detrazione il beneficiario può scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura.
  • Diventano cedibili o scontabili anche gli altri bonus sui lavori ed il risparmio energetico.

Possono godere del Superbonus al 110% i condomini e le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di imprese, su unità immobiliari tranne su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale.

Lavori in casa ed agevolazioni previsti dal Superbonus al 110%

  • Cappotto termico in condominio: coibentazione di strutture opache (pareti e coperture). Superbonus al 110%, con recupero in 5 anni, su una spesa di 60mila euro per unità, se è interessato più del 25% della superficie disperdente e c’è salto di classe energetica. Per spese da Luglio 2020 a fine 2021. Possibile cessione o sconto in fattura.
  • Isolamento del tetto di un edificio: rifacimento del tetto di una casa singola con coibentazione. Con questo intervento di coibentazione della sola copertura è difficile ottenere il 110% perchè i lavori di isolamento devono incidere su oltre il 25% di superficie disperdente lorda. La novità è la possibilità di cedere il credito o avere lo sconto in fattura per le spese sostenute nel 2020 e 2021.
  • Impianto termico centralizzato: sostituzione dell’impianto di riscaldamento condominiale. Il bonus è al 110% per la sostituzione con impianti centralizzati a condensazione evoluti o a pompa di calore. Per spese sostenute da Luglio a fine Dicembre 2021 (massimo 30mila euro per unità immobiliare). Recupero in 5 anni. Possibile cessione o sconto in fattura.
  • Nuova caldaia in abitazione singola: sostituzione dell’impianto di riscaldamento in unità singole. Da Luglio 2020 a fine Dicembre 2021 bonus al 110% per la sostituzione con impianti a pompa di calore. Spesa massima di 30mila euro e recupero in 5 anni. Possibile cessione o sconto in fattura.
  • Recupero di villetta o casa isolata: ristrutturazione di un’abitazione monofamiliare. Restano invariati i seguenti bonus: edilizio standard (50%) o sismabonus (70 o 80%) su una spesa massima di 96mila euro, ecobonus (65% con una spesa massima in base al tipo di lavori). Questi bonus diventano cedibili o scontabili in fattura. Per alcuni tipi di lavoro dal 1 Luglio c’è la detrazione del 110% per il super-ecobonus (solo abitazione principale) o sismabonus potenziato, con recupero in 5 anni, sconto o cessione.
  • Tinteggiatura o restauro della facciata (visibile dalla strada): il bonus facciate resta invariato ma è possibile la cessione o lo sconto in fattura. Se però viene realizzato un cappotto termico incentivato al 110% anche la tinteggiatura sconta quel bonus (con recupero in 5 anni, su una spesa di 60mila euro per unità). Il 110% non ha limiti di zona urbanistica ma sono esclusi gli edifici unifamiliari seconde case.
  • Impianto fotovoltaico con accumulo: installazione di impianti fotovoltaici con accumulatore. Il bonus sale al 110% dal 1 Luglio 2020 al 31 Dicembre 2021, se l’intervento è eseguito insieme a quelli del superbonus o sismabonus. La spesa massima è di 48mila euro. Possibile cessione o sconto in fattura.
  • Cambio di finestre ed infissi: possibile cessione o sconto del bonus. L’aliquota sale al 110% se l’intervento è “congiunto” ad uno di quelli principali del superbonus per risparmio energetico.
  • Lavori edilizi in una singola abitazione: spostamento di una parete o altri lavori edili straordinari interni ad un alloggio o ad una casa monofamiliare. Detrazione del 50% per ristrutturazione edilizia, su una spesa massima di 96mila euro. Questa percentuale per ora è valida fino al 2020. Dal 2021 dovrebbe tornare al 36%. Per le spese degli anni 2020 e 2021 diventa possibile cedere il credito d’imposta o ottenere lo sconto in fattura.
  • Installazione di un nuovo condizionatore: bonus edilizio del 50% (entro il platfond di spesa generale di 96mila euro per unità immobiliare) per condizionatori a pompa di calore. Possibile cessione o sconto in fattura per la detrazione del 50% edilizio, per le spese sostenute nel 2020 e 2021.
  • Acquisto di mobili per arredare casa: detrazione del 50% su una spesa massima di 10mila euro per acquisto di mobili nuovi destinati ad arredare una casa ristrutturata (con bonus edilizio al 50%). Al bonus mobili, che si continua a recuperare in 10 anni, non si applica neanche la cessione o lo sconto in fattura.
  • Rifacimento o modifica dei giardini: trasformazione del cortile in giardino, rifacimento del giardino o installazione di fioriere fisse su una terrazza. Rimane invariato il “bonus verde” prorogato fino alla fine del 2020 dal decreto Milleproroghe. E’ una detrazione Irpef del 36% fino ad una spesa di 5mila euro per unità immobiliare abitativa, da recuperare in 10 anni. Non agevola l’acquisto di singole piante in vaso o lavori in economia. Il bonus non è cedibile o scontabile.

Il Superbonus e la sicurezza sismica degli edifici

Per  gli interventi di messa in sicurezza degli immobili  realizzati tra il 1 Luglio 2020 ed il 31 Dicembre 2021 si può usufruire del Sismabonus.   Lo sconto scenderà al 90% in caso di cessione del corrispondente credito ad un’impresa di assicurazione e di contestuale stipula di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi.

Il Decreto conferma la possibilità per il contribuente di optare, in luogo della detrazione, ad un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore. Questo sconto si potrà recuperare, a sua volta, sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari.

Per poter optare per la cessione o lo sconto, il contribuente deve chiedere il visto di conformità sulla dichiarazione dei redditi e l’opzione andrà comunicata in via telematica all’Agenzia delle Entrate.

Il Decreto prevede che i tecnici abilitati ed i professionisti incaricati del progetto che rilasceranno attestazioni ed asseverazioni infedeli rischieranno una sanzione pecuniaria da un minimo di 2mila euro fino a un massimo di 15mila euro.

Detrazioni fiscali 2021: le proroghe e le novità

Detrazioni fiscali 2021: le proroghe e le novità

Dal 1 Gennaio 2021 è entrato in vigore ufficialmente il testo definitivo della Legge di Bilancio 2021 approvata dalla Camera.

Dalla proroga del Superbonus al 110% ai consueti rinnovi delle detrazioni fiscali (per ristrutturazione casa ed Ecobonus) ci sono due grandi novità: il Bonus Idrico ed il Bonus Mobili.

Contattaci per scoprire come includerli nella ristrutturazione casa.

Cosa prevedono il Bonus Idrico ed il Bonus Mobili?

La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto il Bonus Idrico che consiste in un contributo di 1.000 euro per la sostituzione dei sanitari e dei rubinetti con nuovi strumenti a limitazione del flusso d’acqua.

Nel bonus rientrano anche i dispositivi che controllano il flusso dell’acqua.

I beneficiari possono utilizzare il bonus entro il 31 dicembre 2021 per le seguenti spese (comma 63 dell’articolo 1):

  • fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • fornitura ed installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto;
  • fornitura ed installazione di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Il bonus sarà erogato fino all’esaurimento delle risorse economiche messe a disposizione che ammontano a 20 milioni di euro.

Il Ministero dell’Ambiente dovrà adottare un apposito Decreto entro 60 giorni per definire le modalità e le scadenze per l’erogazione del contributo.

Il Bonus Mobili 2021 è invece una detrazione Irpef del 50% riguardante:

–        l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione

–        l’acquisto di apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo di un immobile oggetto di una ristrutturazione agevolata con il relativo bonus del 50%.

Il tetto di spesa massimo detraibile è stato innalzato da 10 a 16mila euro. Per usufruirne è necessario ristrutturare l’abitazione alla quale sono destinati i mobili. 
 
I beneficiari di questo Bonus sono coloro che hanno intrapreso lavori di ristrutturazione a partire dal 1° Gennaio 2020.

I bonus edilizia riconfermati dalla Legge di Bilancio 2021

Superbonus fiscale del 110%, Ecobonus, Bonus Facciate e Bonus Verde sono stati prorogati per altri 12 mesi. Vediamoli nel dettaglio.

  1. Il Superbonus fiscale del 110% riguarda una serie di interventi edilizi, quali isolamento, caldaie ed antisismici, è stato prorogato al 30 giugno 2022. Per gli edifici o condomini che al Giugno di quell’anno hanno concluso il 60% dei lavori, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022. Questa detrazione è recuperabile in quattro rate annuali (non più in cinque, come previsto in precedenza).

Il beneficiario, in alternativa all’uso diretto come detrazione, ha la possibilità di scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura.

I condomini e le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di imprese, su unità immobiliari tranne su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale, possono godere del Superbonus al 110%.

Le categorie di intervento interessate dal Superbonus del 110% sono tre, quali:

  • Cappotto termico dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie totale. I materiali isolanti impiegati devono rispettare i requisiti previsti dal decreto Ambiente dell’Ottobre 2017. E’ necessario migliorare la prestazione di almeno 2 classi energetiche, dimostrabile attraverso lAPE Attestato di Prestazione Energetica, rilasciato da un tecnico abilitato prima e dopo l’intervento di miglioria.
  • Installazione di impianti di riscaldamento e raffreddamento; installazione di pompa di calore, impianti ibridi o geotermici; tutti gli impianti devono rispettare i requisiti di alta efficienza energetica.
  • Installazione di caldaie ad alta efficienza per unità immobiliari intese come prima casa del contribuente.

Il Superbonus 2021 prevede altre integrazioni, quali:

  • Coibentazioni di tetti con sottotetto non riscaldato
  • Possono accedere al Superbonus anche gli edifici privi di APE, attestato di prestazione energetica, purché al termine dei lavori raggiungano una classe energetica in fascia A
  • I lavori di eliminazione delle barriere architettoniche, incluse quelle per persone disabili over 65, rientrano nel Bonus.
  • Si semplifica il concetto di “unità immobiliare funzionalmente indipendente”, definito come: “una unità immobiliare che sia dotata di almeno tre delle seguenti installazioni o manufatti di proprietà esclusiva: impianto per l’approvvigionamento idrico, per il gas, per l’energia elettrica, impianto di climatizzazione invernale”
  • Anche gli edifici plurifamiliari con unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche sono ammessi al Superbonus.
  • Per i condomini,è possibile arrivare fino al 31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno dello stesso anno risulta effettuato almeno il 60% dell’intervento complessivo. Viene introdotta la possibilità di suddividere le spese tra condomini senza rispettare necessariamente la suddivisione in millesimi.
  • Il Superbonus si applica agli interventi di ricostruzione di fabbricati danneggiati da terremoti in eventi sismici dopo il 2008 per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
  • La detrazione per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici viene estesa agli impianti solari fotovoltaici installati su strutture pertinenziali agli edifici.

2. Bonus Ristrutturazione, consistente in una detrazione Irpef del 50% con tetto di spesa massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (o per condominio, se l’intervento è sulle parti comuni).
Tutti i lavori di ristrutturazione, restauro e manutenzione straordinaria sono agevolati.

Il Bonus comprende gli interventi relativi a:

  • Sostituzione di finestre ed infissi
  • Installazione di tende da sole e da interni
  • Abbattimento delle barriere architettoniche
  • Sicurezza antisismica di base
  • Cablaggio dell’immobile

3. L’Ecobonus prevede un bonus del 65% per effettuare i seguenti interventi:

  • riqualificazione energetica globale
  • lavori sull’involucro edilizio (ad esempio isolamento a cappotto)
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione in classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti
  • sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria
  • acquisto e posa in opera di microcogeneratori in sostituzione degli impianti esistenti.

Per la sostituzione delle finestre, infissi e schermature solari, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione in classe A e sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti a biomassa, il bonus prevede una detrazione fiscale fino al 50%.

Coloro che effettuano interventi di risparmio energetico per un massimo di spesa pari a 100 mila euro da suddividere sempre in 10 anni possono beneficiare di una detrazione o sconto pari al 65% o 50%.

4. Il Bonus facciata, consiste in uno sgravio Irpef del 90% per la ristrutturazione della facciata.

Le spese ammesse al bonus riguardano l’involucro esterno e visibile dell’edificio, ovvero sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile (intero perimetro esterno).

Il bonus prevede interventi di intonacatura, verniciatura, decorazioni, rifacimento ringhiere, marmi di facciata, balconi, grondaie, parapetti, cornicioni, pluviali.

Tra le spese agevolabili rientrano anche:

  • perizie e i sopralluoghi
  • attestato di prestazione energetica
  • ponteggi
  • smaltimento dei materiali rimossi per eseguire i lavori. 

5. Il Bonus Verde, detrazione fiscale del 36% per le spese sostenute per i lavori di sistemazione a verde degli edifici esistenti, comprese terrazze, coperture e giardini pensili.

Installazione e posa di porte interne a Torino

posa porte interne

Vuoi donare carattere alla tua abitazione? Iri Edile ti supporta sia nella scelta che nella posa di porte interne dandoti la giusta soluzione.
Prima di una nuova installazione ma anche per la sostituzione di un’anta è necessario prendere con esattezza le misure del vano: larghezza, altezza (considerata dal livello del pavimento finito) e spessore del muro, tenendo conto anche degli eventuali rivestimenti.

La misura standard delle porte a battente è in genere di L 80 x H 200/210 cm ma alcuni modelli sono più alti (anche 270 cm). Altri invece sono realizzabili su misura.

Tutti i serramenti in commercio devono essere accompagnati dalla scheda prodotto, contenente informazioni sui materiali, istruzioni di installazione ed indicazioni di manutenzione. La garanzia è di due anni.

Installazione porte interne Torino: dai materiali alle tipologie

Il legno tamburato è il più utilizzato: è composto da un telaio in essenza che incornicia una struttura interna alveolare, rivestita con un pannello in vero legno oppure in laminato, una carta decorativa che ne può riprodurre nodi e venature, con un effetto spesso molto realistico.

Le porte in massello sono interamente in essenza, con una struttura in multistrato, rivestita con tranciati, entrambi in legno.

Le porte laccate sono realizzate in legno con finitura colorata. In genere sono disponibili tutte le tinte della gamma Ral, quindi la porta può essere personalizzata a proprio piacimento.

Il vetro è elegante e raffinato ed è proposto in varie finiture: trasparente, satinato opaco, decorato con serigrafie oppure ad effetto tessuto. Si tratta di porte spesso scenografiche. Nei modelli più moderni ed essenziali, il telaio è realizzato in alluminio, molto sottile e quasi visibile.

Il vetro di sicurezza utilizzato nelle porte per interni può essere temperato o stratificato: nel caso in cui si rompano, il primo, grazie al trattamento termico cui viene sottoposto, si sbriciola in minuscoli frammenti non taglienti. Nel secondo invece i pezzi rimangono attaccati alle pellicole plastiche poste tra le lastre che lo compongono.

La porta con apertura a battente è la più diffusa. L’anta è fissata tramite le cerniere ad un lato del vano dell’apertura: per aprirla si ruota sull’asse laterale verticale.

E’ possibile scegliere il lato di apertura ma anche il senso, ovvero verso dove si apre: all’interno della stanza in cui ci si trova (a spingere) o verso quella in cui si entra (a tirare). Naturalmente queste sono variabili da decidere prima della posa in opera.

La porta a battente è pratica da aprire e muovere. L’unico vincolo è dato dal suo ingombro: non ci devono essere ostacoli lungo il raggio d’apertura.

Le nostre soluzioni speciali adatta ad ogni esigenza

Se hai un ambiente piccolo, ti consigliamo di scegliere porte con meccanismi particolari “salva spazio”.

  • I modelli a libro hanno l’anta suddivisa in due sezioni verticali che si piegano e si impacchettano scorrendo lateralmente. Le sezioni possono essere uguali, dimezzando così l’ingombro di apertura, oppure una più grande e l’altra più piccola (2/3 e 1/3), riducendo così lo spazio occupato in pianta. Rimangono visibili le cerniere.
  • Il meccanismo del modello rototraslante si basa sullo spostamento del perno di rotazione, posto al centro: la porta diventa girevole ed apribile in entrambi i sensi, con notevole riduzione del raggio d’apertura.
  • La porta a bilico si apre ruotando su se stessa grazie ad un sistema pivotante, con il pannello che ruota attorno al suo asse verticale e che può essere aperto sia verso sinistra che verso destra. Non ha cornici e stipiti, ma due speciali piastre a pavimento ed a soffitto. Può essere di grandi dimensioni.
  • Particolari sono anche i controtelai per porte scorrevoli adatti per pareti curve o soluzioni filo muro che “occultano” ripostigli o vani tecnici. L’effetto è quello di un’anta ritagliata sulla parete, in continuità con essa. Può essere a battente o scorrevole. Cerniere a scomparsa e telaio in alluminio sono fondamentali per ottenere questo risultato perché s’inseriscono perfettamente nella muro senza lasciare elementi tecnici a vista.

Dal punto di vista estetico, le possibilità sono ampie. Il pannello può essere fornito grezzo, da colorare nella stessa tinta delle pareti, mimetizzandosi (anche utilizzando carta da parati) oppure a contrasto.

Non appena avrai scelto la tua “porta ideale”,  Chiamaci allo 011 760 3626 oppure compila il modulo contatti presente su questa pagina. Un esperto ti fornirà tutte le indicazioni necessarie anche per approfittare del Superbonus.

Ecobonus: sostituzione serramenti esterni

Ecobonus: sostituzione serramenti esterni

Stai pensando di sostituire le finestre? Approfitta del momento visto che che le detrazioni fiscali previste per la semplice sostituzione dei serramenti esterni non saranno oggetto di ulteriori misure in discussione né sono destinate ad alcuna modifica sostanziale, se non al più in senso restrittivo.

Prima di scoprire quali sono i bonus fiscali previsti, CONTATTACI.

I nostri esperti ti affiancheranno nella scelta degli infissi.

Quali bonus fiscali sono previsti per la sostituzione degli infissi?

Per la semplice sostituzione dei serramenti si prevede l’Ecobonus al 50%, la Irpef spalmata in 10 anni delle spese effettuate fino al 31 dicembre 2020 con tetto di 60.000 euro su una spesa complessiva massima di 120.000 euro. Le condizioni per fruire dell’Ecobonus è che le finestre siano destinate ad un immobile riscaldato e i nuovi serramenti devono rispettare limiti minimi di trasmittanza termica, variabili a seconda della zona climatica.

Al posto della detrazione diretta, è prevista la cessione del credito al fornitore di beni e servizi necessari ai lavori di sostituzione dei serramenti. 

Il cosiddetto Superbonus previsto dal Decreto Rilancio ma che attende ancora decreti attuativi e indicazioni operative da parte dell’Agenzia delle Entrate, riconoscerà una detrazione alta soltanto per interventi complessivi di efficienza energetica degli edifici, non è quindi destinato alla sola sostituzione dei serramenti che rientrerà in questa detrazione soltanto se abbinata ad interventi come l’isolamento termico dell’intero edificio e/o la sostituzione degli impianti di climatizzazione.

Ecobonus e miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile

L’ecobonus 110% yi dà la possibilità di effettuare lavori per migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile recuperando in cinque anni, come credito d’imposta, il 110% della spesa sostenuta fino a un massimo di 90.000€, se sostituisci la caldaia con una in classe A ed applichi il cappotto termico alle pareti.

Se effettui soltanto uno di questi due interventi, il tetto massimo è di:

  • 30.000€ per la sostituzione della caldaia;
  • 60.000€ per il cappotto termico.

Chi ha diritto al super ecobonus 110%?

Le opere devono riguardare condomini o case indipendenti – non in costruzione – che costituiscano la prima abitazione. Ne potranno usufruirne solo le persone fisiche , non le attività commerciali – ad eccezione degli interventi compiuti dagli Iacp (Istituti Autonomi Case Popolari) o da cooperative sociali.

Ora ti spiego meglio cosa significa tutto ciò:

  • Se possiedi un appartamento in un condominio e vuoi ristrutturare solo il tuo appartamento, non hai diritto al bonus; per aver diritto al bonus deve essere ristrutturato l’intero condominio;
  • Se possiedi una villetta unifamiliare in cui abiti, hai diritto al bonus;
  • Se possiedi una villetta unifamiliare che utilizzi come seconda casa o che dai in affitto, non hai diritto al bonus;
  • Se la tua seconda casa è in condominio e viene ristrutturato l’intero condominio, hai diritto al bonus;
  • Se possiedi un locale intestato ad un’attività commerciale, studio, negozio o laboratorio, non hai diritto al bonus;

Per avere diritto al super bonus 110% è necessario che i lavori apportino un miglioramento di almeno 2 classi energetiche o che tale miglioramento rappresenti il massimo tecnicamente raggiungibile, tramite:

  • coibentazione di almeno il 25% delle pareti dell’edificio (cappotto termico), con un tetto massimo di 60.000€ per ogni unità abitativa;
  • installazione di impianti di riscaldamento utilizzando caldaie a condensazione o pompe di calore, con un tetto massimo di 30.000€ per ogni unità abitativa.

Se effettui uno di questi due interventi, puoi abbinare anche la sostituzione degli infissi e delle schermature solari come tende da sole, tende tecniche e persiane (fino a un massimo di 60.000€) o impianti fotovoltaici (fino a un massimo di 48.000€).  “Qualora tu debba apportare delle modifiche di riqualificazione energetica all’immobile appena acquistato tramite la sostituzione degli infissi, ricordati di eseguire un allaccio delle utenze, favorevole al risparmio energetico, facendoti consigliare dal tuo fornitore di fiducia.”

Hai deciso di sostituire i serramenti? Richiedi un preventivo gratuito.

Caratteristiche tecniche e modalità di installazione delle finestre da tetto

Caratteristiche tecniche e modalità di installazione delle finestre da tetto

Per rispettare i parametri igienico-sanitari edilizi finalizzati all’abitabilità, per esempio nel caso di recupero del sottotetto, c’è bisogno di più luce ed aria in casa?

Vuoi dotare l’abitazione di uno strumento naturale per valorizzare lo spazio architettonico? Oppure vuoi migliorare il microclima indoor e quindi il benessere degli ambienti?

In tutti questi casi, la risposta è aprire una finestra nella copertura. Avere a disposizione un’apertura sul tetto ottimizza la ventilazione naturale negli ambienti, grazie ai flussi d’aria che si vengono a creare con “l’effetto camino” e che contribuiscono a combattere l’inquinamento indoor, rendendo gli ambienti più salubri.

Da molto tempo si discute dell’efficacia e della necessità di frequenti ricambi d’aria. Sono così tanti i benefici tangibili conseguenti a questo intervento. Anche quando non è strettamente necessario nè obbligatorio, la metà dei costi può essere recuperata. Tutto ciò vale naturalmente per ogni copertura, a falda o piana, con il serramento idoneo.

Alcuni modelli infatti sono pensati per i tetti inclinati, differenziati in base alle pendenze. Altri per quelli perfettamente orizzontali.

Se la finestra sul tetto ha impedimenti strutturali per poter essere realizzata, la produzione ci viene in soccorso con altre soluzioni.

Finestre da tetto: custom made in ogni dettaglio

Anche la parte vetrata del serramento per il tetto si può scegliere secondo contesto e necessità: potrà essere curva, per favorire il deflusso della pioggia o adatta al calpestìo nel caso di copertura piana.

Qualunque sia la scelta, non si dovrà mai rinunciare a sicurezza d’uso e tenuta termica della finestra, nè alla resistenza ai tentativi di intrusione. Anche quelli per le coperture sono modelli che si possono equipaggiare con soluzioni specifiche e persino integrati a sistemi IoT o domotici: grazie alla presenza di sensori potranno essere resi autonomi oltre che gestibili da remoto. Tra gli accessori, si possono valutare anche tende e sistemi oscuranti, capaci di collaborare al contenimento dei consumi energetici dell’involucro edilizio e di offrire sempre il comfort visivo desiderato.

GGU Integra di Velux è una finestra a bilico elettrica, con anima in legno rivestita di poliuretano bianco (RAL 9003) realizzata in un unico stampo, senza giunture. E’ equipaggiata con un sistema di ventilazione a serramento chiuso, dotato di filtro per polvere ed insetti. L’anta può ruotare fino a 180° ed essere bloccata, con chiavistello, per consentire la pulizia del vetro esterno e per una maggiore aerazione.

Finestre da tetto: normativa e fattibilità

La disciplina che riguarda l’installazione di una finestra a tetto è ampia. Si parte dal Testo Unico per l’edilizia, che è stato riformato molto dal D.L.gs 222/2016. Poi entrano in gioco le norme regionali sul governo del territorio e dell’edilizia e possono essere più articolate e specifiche rispetto al primo.

Chi desidera realizzare un intervento di questo tipo deve confrontarsi anche con gli strumenti urbanistici (Piano Regolatore) ed i Regolamenti edilizi comunali: tramite questi si deve verificare se sia ammissibile da un punto di vista urbanistico-edilizio.

A questi si devono aggiungere anche le norme di settore, come quelle vincolistiche (Paesaggistica, Beni culturali o “Belle Arti”) oppure le norme antisismiche ed i progetti strutturali. Questi sono alcuni esempi.

Nel caso di inserimento di finestre sul tetto in edifici situati in zone soggette a vincolo paesaggistico, occorre verificare in quale tipo di vincolo si ricade. In base alla tipologia si può essere obbligati ad ottenere l’autorizzazione paesaggistica “semplificata” oppure addirittura esentati dalla richiesta. Va controllato caso per caso, perchè le tipologie di vincolo paesaggistico ed i relativi provvedimenti possono contenere specifiche prescrizioni, anche in questo ambito.

Gli interventi di installazione o modifica di finestre sul tetto possono beneficiare delle agevolazioni fiscali se fanno parte del complesso di opere che ne consentono l’accesso. In particolare possono accedervi a condizione che non facciano parte di interventi di nuova costruzione e se siano interventi compresi tra la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione edilizia in caso di proprietà esclusive, mentre in caso di proprietà condominiali è ammessa anche la manutenzione ordinaria.

Vuoi beneficiare della luce zenitale in casa? Richiedi un preventivo per effettuare un intervento simile.

tetto caldo freddo

Tetto caldo, tetto freddo e tetto rovescio, le caratteristiche delle tre coperture tetto

Hai intenzione di ristrutturare il tetto? Prima di farlo è importante tenere ben presente la differenza tra tetto caldo, tetto freddo e tetto rovescio.

Quali sono le differenze e le caratteristiche tra le tre coperture tetto?

  • Tetto caldo. Si tratta di una copertura che vede l’impiego, come strato più esterno, delle classiche guaine bituminose o sintetiche. Nel tetto caldo, lo strato isolante viene posto sotto la guaina e l’isolante resta protetto senza subire l’effetto dilavamento.

Di contro, è fondamentale ricordare che le guaine bituminose sono molto sensibili alle escursioni termiche. Sul tetto batte il sole e di sera c’è una forte umidità. questi fattori tendono a creare delle crepe nello strato bituminoso mettendo la casa a rischio infiltrazioni.

Mentre il tetto rovescio deve ospitare uno strato di ghiaia, il tetto caldo dovrà essere ricoperto da resine acriliche (in commercio si trovano di colore rosso, verde, bianche o nere). Queste resine proteggono la guaina dall’escursioni termiche e, di conseguenza, preservano il sottostante strato isolante.

La guaina nuda non può essere calpestabile, mentre con l’aggiunta della resina acrilica sarà possibile calpestare il tetto caldo. Lo strato di resina acrilica va rinfrescato annualmente, altrimenti si rischia di danneggiare la guaina lasciandola troppo esposta agli sbalzi di temperatura.

  • Tetto freddo. Si tratta della copertura più complessa ma anche più efficace in termini di isolamento termico e prevenzione di infiltrazioni, problemi di umidità, muffe.

Il tetto freddo consiste in una copertura isolante ed impermeabilizzata che sovrasta una “camera d’aria”, uno strato che consente la ventilazione offrendo un migliore isolamento termico.

In un tetto freddo vi è un’autentica camera di scambio ventilata, eliminando completamente il problema legato alla condensa all’interno delle mura dell’abitazione e la successiva formazione di vapore acqueo viene evitata mediante la ventilazione con estrusione del vapore.

Il tetto freddo può essere realizzato sia in fase di costruzione sia in fase di ristrutturazione del tetto, applicando dei pannelli al di sotto del tetto a falda che consentono la formazione dell’intercapedine di aria. Durante i lavori, è necessario che l’intercapedine mantenga lo stesso spessore lungo tutta la falda così da evitare fenomeni di accumulo dell’aria con temperature differenti e strozzature che rallentano o impediscono la ventilazione.

Il meccanismo del passaggio d’aria contribuisce a coibentare nel miglior modo possibile un ambiente sottotetto, comportando un notevole risparmio energetico.

I vantaggi del tetto ventilato in estate e in inverno

In inverno, disponendo del tetto ventilato e quindi di una corretta circolazione d’aria, si eviteranno condense e possibilità che il materiale isolante si impregni di acqua. Inoltre, in caso di nevicate, la ventilazione, permetterà lo scioglimento uniforme della neve sul tetto evitando che si formino barriere di ghiaccio.

In estate, l’aria che penetrerà dalla gronda, si riscalderà nell’intercapedine per effetto dell’irraggiamento, ma diventando più leggera ed avendo una porta aperta verso l’esterno, fuoriuscirà dal colmo o dalla scossalina, evitando così un accumulo di calore all’interno del materiale di copertura.

La realizzazione di un tetto con flusso d’aria permette di limitare fortemente fenomeni di condensa. L’uso del legno, un materiale traspirante, aumenta le proprietà anti-condensa.

Per questo motivo un tetto ventilato in legno trova largo impiego nella realizzazione di chalet o case poste in luoghi con sbalzi termici giornalieri e che quindi potrebbero essere soggetti a fenomeni di condensa.

Inoltre il tetto ventilato in legno conferisce un tocco di calore e di design rustico all’abitazione.

Un tetto ventilato presenta le seguenti caratteristiche:

  • struttura portante e perlinatura;
  • telo di tenuta, ossia un freno vapore;
  • coibentazione, con uno spessore minimo di 16 cm, per la protezione sopratutto dal caldo;
  • protezione dal vento ed impermeabilizzazione;
  • la camera di ventilazione: questa dev’essere posta fra il manto in coppi e lo strato coibente e dev’essere non inferiore a 5 cm.
  • il flusso ascensionale dell’aria non dev’essere ostruito dalle listellature;
  • importanti elementi per il corretto funzionamento di un tetto ventilato sono la gronda (dalla quale l’aria deve entrate) ed il colmo o la scossalina (dai quali deve fuoriuscire).

Nel caso in cui non venga rispettato questo schema, non si può parlare di ventilazione, ma di microventilazione

  • Tetto rovescio. Da un punto di vista di impermeabilizzazione e di isolamento, questa tipologia di copertura è indubbiamente considerata  una delle migliori coperture. E’ sicuramente più isolante ed impermeabilizzante del tetto caldo ma non del tetto freddo (detto anche tetto ventilato).

Un tetto si definisce rovescio quando la posizione della guaina è invertita rispetto a quella dell’isolante. Nonostante le buone caratteristiche di isolamento ed impermeabilizzazione, il tetto rovescio non è molto diffuso perché noi utenti siamo abituati a considerare lo strato impermeabile come l’ultimo della copertura di un edificio.
Nel tetto caldo viene posizionato prima l’isolante e poi la guaina. Nel tetto rovescio la guaina viene posta sotto l’isolante, in modo tale da essere meno esposta alle variazioni termiche.

Nel tetto rovescio, se la guaina viene protetta, è lo strato isolante che rischia il cosiddetto “effetto dilavamento”. Per questo motivo dovrebbe essere protetto con un ulteriore strato. Generalmente si utilizza la ghiaia ma l’effetto dilavamento è solo attutito.

L’isolante sarà quindi la parte più esposta agli agenti atmosferici per cui dovrà avere caratteristiche ben precise:

  • resistenza all’azione di acqua e umidità;
  • buona resistenza alla compressione;
  • resistenza ad eventuali cicli di gelo e disgelo.

pannelli Isover XPS sono particolarmente adatti per tutte quelle applicazioni dove sono richieste, oltre a un ottimo potere termo-isolante, anche un’elevata resistenza all’acqua ed alla compressione. Questi pannelli sono realizzati in polistirene espanso estruso in monostrato con bordi battenti, costituiti da celle perfettamente chiuse, uniformi ed omogenee riempite con gas a ridotto impatto ambientale. Ideali per realizzare i tetti rovesci. 

Hai deciso di rifare il tetto, approfittando anche del Superbonus? Scegli prima la copertura che si addice maggiormente alla tua abitazione e poi richiedi un preventivo gratuito.

Ristrutturazione tetto

Stai cercando un’impresa edile per la ristrutturazione tetti a Torino? Iri può aiutarti nel rifacimento del tetto della tua casa.

RISTRUTTURAZIONE TETTO
Tetto ristrutturato Torino

Quali sono i lavori di ristrutturazione tetti che facciamo?

Rimuoviamo le travi danneggiate e le ripariamo o le sostituiamo con delle nuove. Questo lavoro può essere svolto indistintamente per le case singole di recente costruzione (anni 80/90), case indipendenti o palazzi in centro storico, locali commerciali e case di campagna.
Durante i lavori di ristrutturazione, specialmente in abitazioni costruite diversi anni fa, ci si accorge che il tetto ha qualche inflessione oppure visivamente risulta pericolante. A quel punto l’unica cosa da fare per mettere in sicurezza i locali è smantellare e rifare completamente il tetto. Noi di Iri Edile possiamo occuparci di questo lavoro di sostituzione del tetto.
Quando invece al posto del tetto c’è un terrazzo piano (tettoia) possiamo trasformarlo in un tetto spiovente.

Perché dovresti sostituire o rifare il tetto?

I tetti delle case, con il passare del tempo e l’esposizione agli eventi atmosferici, vengono danneggiati. Le travi possono mostrare segni di rottura o di cedimento che compromettono la stabilità della struttura. In questi casi devi necessariamente pensare di sostituire il tetto con travi capaci di sostenere la struttura e un sistema di coibentazione che lo renda impenetrabile dall’acqua.

Come puoi sapere se ha bisogno di riparare o sostituire il tetto?

La prima cosa da fare, se ne hai la possibilità, è guardare il tetto dall’esterno. La struttura che copre l’edificio non deve presentare alla vista pendenze irregolari, cedimenti o rigonfiamenti. In particolare, devi guardare il solaio che deve essere dritto.
Un ulteriore indagine la puoi fare, se hai il modo di raggiungere il sottotetto agevolmente, controllando dall’interno se ci sono crepe o inarcamenti dei soffitti.
Evita di salire sul tetto perché è molto pericoloso. Se la struttura è fatiscente può crollare sotto i tuoi piedi!
Nel caso vivi in Provincia di Torino e rilevassi qualche danno strutturale, ti consigliamo di contattarci per richiedere un’ispezione. Un nostro operatore specializzato in ristrutturazione di esterni effettuerà un’indagine, affiancato da un ingegnere, per determinare eventuali danni alla struttura e i lavori da fare.

Manutenzione ordinaria del tetto

La maggior parte dei problemi che richiedono una manutenzione ordinaria dei tetti, a differenza della completa ristrutturazione del tetto, sono relativi allo scivolamento dei coppi (o tegole) vecchi. I coppi scivolano per diversi motivi come ad esempio a causa di una copiosa nevicata oppure per colpa delle folate di vento…se non fissati bene. Ciò cosa comporta? Che spostandosi i coppi che ricoprono il tetto, si creano delle infiltrazioni di acqua, quando piove, e marcisce il legno. Come risolvere questo problema? Se interveniamo velocemente, e se si tratta di un’area circoscritta, andiamo a:

  1. rimuovere i coppi;
  2. sigillare l’area con calce o guaina, dipende da come è fatto il tetto;
  3. collegare i coppi con le cosiddette “partenze”, dei ganci a S attraverso i quali creiamo un collegamento stabile che ne evita lo scivolamento.

Le fasi della ristrutturazione di un tetto

  1. Rimuoviamo completamente tutta la copertura, iniziando dalle tegole o i coppi;
  2. Riposizioniamo i travi aggiungendone altri se servono per mantenere un passo più corto e sicuro;
  3. Facciamo la copertura;
  4. Rimettiamo le tegole o i coppi.

Costruzione tetto per nuovo edificio

Costruiamo anche i tetti per i nuovi edifici. Seguiamo il progetto realizzato da un ingegnere, installiamo i ponteggi e la gru oltre a fare un piano operativo di sicurezza. Possediamo anche un’assicurazione per darti tutte le garanzie di cui necessiti.

Perché dovresti contattare la nostra azienda edile per la sostituzione del tetto?

Effettuiamo, qui a Torino, decine di interventi di questo genere ogni anno. Siamo specializzati nella ristrutturazione e ci capita spesso che le case da ristrutturare abbiano un tetto fatiscente.
Dal punto di vista tecnico abbiamo operatori specializzati che lavorano in sicurezza. Possiamo ristrutturare un tetto in legno come uno in calcestruzzo…è indifferente. Utilizziamo i migliori materiali sul mercato per garantirti i nostri lavori.
Ci avvaliamo della collaborazione con ingegneri edili e non muoviamo un passo senza l’approvazione e la revisione da parte di un tecnico, riservandoci una dettagliata programmazione dei lavori. Per noi la sicurezza di chi abita nelle case che ristrutturiamo è tutto! Tu verrai sempre informato sull’andamento dei lavori, avrai delle tempistiche sicure che rispetteremo e potrai affidarti ai nostri esperti lungo tutto il percorso di ristrutturazione. Un rappresentante dell’azienda lavorerà a stretto contatto con te per assicurarti che ogni cosa vada bene e per renderti pienamente soddisfatto del nostro operato.

Ispezione e preventivo gratuiti

Puoi vedere qualche nostro lavoro di ristrutturazione tetto nell’area “Progetti” di questo sito web.
Possiamo collaborare con te per risolvere il problema. Chiamaci al 011 760 3626 e verremo ad assicurarci delle condizioni del tuo tetto. L’ispezione è gratuita e riceverai un preventivo in 24 ore qualora debbano essere effettuati dei lavori. Controlleremo tutte le aree per assicurarci che la struttura sia solida e sicura.

FAQ - Domande più frequenti

No, dipende se si tratta di una manutenzione di una piccola area oppure del rifacimento dell’intero tetto. I costi cambiano anche in caso si scelga un tetto in cemento piuttosto che uno in legno. Di solito il prezzo è al metro quadrato.

Si, assolutamente. Abbiamo effettuato dei corsi certificati per le lavorazioni in quota e utilizziamo tutti i sistemi di sicurezza necessari.

Si. La ristrutturazione dei tetti, come ogni altra tipologia di ricostruzione, può essere detraibile. Ti consigliamo di contattarci per sapere se ci sono incentivi speciali da parte del governo italiano. Al momento in cui scriviamo è attivo il Superbonus 110%.

No, realizziamo anche tetti in lamiera.

Installiamo grondaie in rame o in un materiale più economico che è la lamiera.

Il sottotetto abitato deve essere costruito o ristrutturato isolandolo il più possibile dal calore e dal rumore. Il sottotetto non abitato invece deve essere isolato in maniera più leggera e ciò permette un certo risparmio economico.

Si, ci occupiamo della sostituzione anche solo delle grondaie. Nel caso in cui sia fattibile sistemarle lo facciamo garantendo ai nostri clienti di avere un ottimo lavoro con un investimento molto più basso rispetto all’intera sostituzione.

Il tetto più resistente è ovviamente quello in calcestruzzo. Per la copertura è meglio mettere coppo sopra ed indurina sotto. Questa soluzione è da privilegiare alla soluzione “coppo su coppo”.

Certamente! Creiamo punti di ancoraggio (linea vita) sicuri per i nostri operatori. La sicurezza prima di tutto!

Ristrutturazione casa di campagna a Torino

Tetto facciata casa campagna dopo ristrutturazione

Sei il proprietario di una casa nella campagna torinese? Hai intenzione di ristrutturarla? Se possiedi un rustico, una cascina o un casale noi possiamo aiutarti a ristrutturare con investimenti contenuti. Abbiamo già realizzato lavori simili e sappiamo stimare a quanto ammontano le ristrutturazioni complete o parziali di casolari di campagna. Ti basterà compilare il nostro modulo contatti per ricevere un nostro sopralluogo ed un preventivo gratuito. Siamo professionisti e lavoriamo nella tua zona!

Ristrutturazione casa di campagna a Torino

A seguire i vari tipi di ristrutturazioni per case di campagna di cui ci occupiamo.

Messa a norma e rifacimento impianto elettrico

Le case di campagna (cascine, rustici o casali) spesso non possiedono un impianto a norma perché costruite molti hanno fa. Un impianto elettrico senza rischi è quello realizzato a norma da personale specializzato con componenti di qualità, quali:

  • centralino singolo (ovvero il quadro elettrico dell’abitazione, che in genere è posizionato vicino alla porta d’ingresso) e che deve avere un interruttore generale ed almeno due di quelli differenziali (detti “salvavita”).
  • punti prese per l’attacco dei vari elettrodomestici
  • interruttori magnetotermici
  • interruttori semplici o composti per comandare i punti luce
  • un sistema di messa a terra dell’impianto nella sua tonalità (il conduttore di terra va portato all’interno del centralino).

Gli impianti installati dopo l’entrata in vigore della legge 46/1990 devono essere certificati dell’obbligatoria Dichiarazione di conformità che attesta che l’impianto rispetti i parametri fissati dalle normativa vigente ed è stato realizzato/controllato da un tecnico abilitato. Con il nostro staff specializzato possiamo effettuare i lavori di rifacimento dell’impianto elettrico e la messa a norma.

Consolidamento e rifacimento solai

Quando si ristruttura un casetta di campagna ci si può trovare in presenza di solai degradati e pericolanti che necessitano di interventi di consolidamento o addirittura di sostituzione integrale.
Si tratta di una scelta fondamentale per garantire la sicurezza statica dell’abitazione.
I solai possono essere di numerose tipologie ma, schematicamente, nelle vecchie abitazioni possiamo individuarne di tre tipi:

  • solaio in legno, formato da travi principali, travetti secondari e tavolato in legno
  • solaio latero-cementizio, formato da travetti in calcestruzzo, pignatte di alleggerimento in laterizio e getto di completamento in cemento
  • solaio con struttura metallica, formato da putrelle in ferro sistemate a interasse di 90 – 100 cm e tavelle in laterizio.

In seguito ad un sopralluogo di un nostro tecnico potrai decidere, con il parere di un ingegnere incaricato, di rifare i solai utilizzando uno dei precedenti materiali. Per le cascine ed i casali tendiamo sempre a consigliare i solai e tetti in legno con travi a vista, sono più belli da vedere e si adattano meglio al contesto rurale.

Rifacimento Impianto Idrico

Le abitazioni rurali costruite prima del 1990 presentano di solito vecchi impianti idrici con tubazioni in ferro e piombo. Gli scarichi venivano realizzati con tubi in piombo con sagome riempite di sabbia marina per evitare danni da compressione. Oggi utilizziamo materiali più performanti e resistenti a base di plastica. Dopo aver progettato come deve essere realizzato il nuovo impianto idraulico, si può procedere con l’installazione delle nuove tubature e del sistema sia di distribuzione dell’impianto di adduzione dell’acqua sia del sistema di smaltimento delle acqua meteoriche, con la predisposizione degli allacci per tutti gli apparecchi, con la posa dei rivestimenti a parete e pavimento. Infine si può procedere con l’installazione dei sanitari e completare il lavoro con una bella pittura dei nuovi ambienti.

Possiamo aiutarti a ristrutturare l’impianto idraulico rendendolo a norma permettendoti di evitare infiltrazioni nella tua casa di campagna.

Ristrutturazione facciata ed esterni

Immagina una facciata con murature faccia a vista per la tua cascina…prova a pensare a quanto renderebbe bella la tua casa. Per le abitazioni rurali consigliamo spesso le facciate faccia a vista per 2 motivi:

  1. non necessitano di manutenzione. Al contrario la parete ad intonaco richiede una frequenza di lavaggi ogni 4/5 anni e poi si sgretola più facilmente esposta agli eventi atmosferici.
  2. sono oggettivamente più belle da vedere. Che siano a mattoncini oppure in pietra, il risultato estetico è sempre eccellente.

In alternativa realizziamo anche facciate ad intonaco per case, cascine e rustici. La facciata di una casa di campagna se, in armonia con il paesaggio e con gli interni, può aumentare il valore commerciale dell’immobile. Occorre tenere presente almeno tre fattori diversi:

  1. Contesto: la facciata ideale dovrebbe essere integrata con l’ambiente circostante, tenendo presente anche lo stile delle abitazioni adiacenti. Per gli immobili ristrutturati collocati in zone di interesse storico o artistico, si potranno anche fare riferimenti “colti” richiamandosi a tecniche e materiali tradizionali.
  2. Piano colore: scegliere i colori della facciata significa fare riferimento al Piano del Colore del tuo Comune ed andrebbe verificato prima di decidere gli elementi strutturali principali per evitare incongruenze.
  3. Materiali: la scelta spesso è vincolata alle caratteristiche del territorio, al clima, alla reperibilità e, per finire, al budget. A seconda dei materiali che scegli, cambieranno anche le finiture.

Abbiamo prezzi diversi per le differenti tipologie di facciata. Per conoscerli contattaci e ti invieremo un preventivo gratuito. Ti ricordo inoltre che spesso il governo italiano emana leggi come il bonus per la ristrutturazione che ti consente di risparmiare o addirittura effettuare dei lavori quasi a costo 0. Per saperne di più leggi: Superbonus 110% 2020/2021.

Ristrutturazione interni

I lavori effettuati all’interno della casa in campagna ricadono nella manutenzione ordinaria se riguardano la:

  • tinteggiatura pareti;
  • sostituzione pavimenti;
  • manutenzione di impianti;

Rientrano invece nella manutenzione straordinaria:

  • isolamento interno;
  • consolidamento strutturale;
  • spostamento/abbattimento di pareti;
  • apertura/chiusura vani finestre;
  • installazione nuovi impianti.

La manutenzione ordinaria ricade nell’edilizia libera e quindi non è necessaria alcuna documentazione. Quella straordinaria, invece, richiede la Comunicazione Inizio Lavori (CIL) e, se si cambiano le volumetrie o eliminano elementi della struttura, bisogna ottenere la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

Ammodernamento impianto di riscaldamento

Le vecchie cascine nelle campagne piemontesi spesso presentano il camino come unica fonte di riscaldamento. Sicuramente è molto caratteristico ma poco funzionale. L’ideale sarebbe realizzare impianti più moderni e perché no, sfruttare anche il caminetto come base per creare un termocamino a legna. Questo lavoro di ammodernamento per case di campagna, casali e cascine ha come unico scopo il mantenimento di temperature adeguate al benessere ed al comfort all’interno di un ambiente, soprattutto nel periodo invernale.
Lo schema di impianto viene studiato per far sì che le tubazioni percorrano meno distanza possibile da termocamino (o caldaia) a termosifone, così da ridurre le dispersioni di calore in luoghi dove il riscaldamento non è necessario.
Un impianto di riscaldamento innovativo può aiutarti a risparmiare e a vivere meglio.
Per capire quale sia la soluzione migliore per la tua casa di campagna, devi tener conto di diversi fattori quali la tipologia e le caratteristiche dell’abitazione, l’ambiente di riferimento, la potenza richiesta, la quale varia in base ai mq da riscaldare ed alle caratteristiche dell’isolamento della casa, le fonti energetiche disponibili e le necessità di utilizzo. In qualsiasi caso noi possiamo supportarti con l’esperienza dei nostri collaboratori.

Trasformazione cantina in un locale abitabile

Ci capita spesso che dei clienti ci chiedano se è possibile trasformare una cantina in un locale abitabile. La risposta è ovviamente si ma per farlo bisogna prima sottoporre questo cambiamento di destinazione d’uso all’ufficio tecnico del Comune. Conclusa questa fase dell’iter burocratico si dovrà segnalare il cambio di destinazione d’uso dell’immobile al Catasto.

Dal punto di vista funzionale, trasformare una cantina in un locale abitabile non è un problema per noi. In passato abbiamo realizzato progetti di cambio di destinazione d’uso.

Possiedi una casa in campagna, un casale o una cascina e vuoi ristrutturarla? Chiamaci al 011 760 3626 oppure compila il modulo contatti presente su questa pagina. Un nostro collaboratore effettuerà un sopralluogo e ti fornirà un preventivo dettagliato.

Ristrutturazione facciate esterne a Torino

Ristrutturazione facciata e portico a Torino

Ci occupiamo da anni della ristrutturazione degli esterni delle case dei nostri clienti a Torino e Provincia. Per questo abbiamo scelto di proporti le nostre soluzioni edilizie relative alla ristrutturazione delle facciate esterne.

Perché dovresti pensare di ristrutturare la facciata della tua casa?

La facciata di una casa o di un condominio rappresenta la “carta di presentazione dell’edificio” al resto del mondo, compresi naturalmente i suoi abitanti, che ne devono risultare soddisfatti.

Inoltre la facciata esterna è anche la parte di un edificio che manifesta più in fretta i danni subiti dalle intemperie e dalla trascuratezza, sintomi di problemi più grandi che possono poi investire anche l’edificio nella sua interezza. Occorre quindi rinnovarla di tanto in tanto con piccoli interventi, oppure meno frequentemente ma con interventi programmati decisamente più consistenti.

Rifacimento facciate condominiali Torino

I danni che si possono manifestare sulla facciata di un edificio sono di diversa natura ed entità, a seconda dei casi. Su una facciata erosa dal tempo e dalle intemperie, risi possono riscontrare:

  • macchie di umidità, che possono precludere a infiltrazioni fastidiose e dannose all’interno dell’edificio
  • crepe, che possono presagire danni strutturali maggiori e su cui occorre intervenire il prima possibile

Tra queste due macro-categorie di danni, occorre distinguere alcune tipologie che richiedono interventi di genere diverso:

  • Fessure piccole, superficiali e circoscritte in una zona determinata; in questo caso tale danno non interessa la parte strutturale ed è possibile rimediarvi senza complicazioni;
  • Se le crepe sono molto estese, il danno potrebbe essere più grave e interessare la struttura dell’edificio; in questo caso gli interventi da effettuare tempestivamente sono più complessi;
  • Se le macchie di muffa presentano tonalità di colore diverse, che vanno dal verde all’arancio o al nero, significa che le macchie hanno già protratto i loro danni all’interno della muratura, con la presenza di funghi o altri microrganismi che andranno prontamente eliminati.

Le cause dei danni alla facciata possono essere diverse quali:

  • le intemperie, le piogge frequenti e l’umidità elevata, che possono provocare le classiche macchie d’umidità;
  • le intemperie possono provocare crepe più o meno estese;
  • il cedimento del terreno può provocare le crepe molto estese, con conseguenti danni strutturali;
  • il cedimento strutturale dei muri interi, con conseguenze molto gravi.

In che modo possiamo aiutarti?

La nostra azienda è leader nel settore edilizio a Torino. In tutti questi anni, abbiamo risolto ogni tipo di problematica e portato a termine tutti i progetti rispettando i tempi di consegna pattuiti con il cliente. A seconda dell’entità del danno riscontrato la nostra equipe ti proporrà la soluzione giusta.

Siamo una ditta edile specializzata nella ristrutturazione degli esterni e nel rivestimento di facciate esterne, tetti e coperture. Realizziamo tutti i nostri interventi di rifacimento con la massima sicurezza, garantendo nello stesso momento il rispetto dei tempi e del budget prestabilito.

Ci occupiamo di rimuovere il vecchio intonaco qualora avesse perso completamente la sua funzione di proteggere l’edificio dalla corrosione degli agenti atmosferici. Tinteggiamo la facciata conservando i colori preesistenti ed effettuiamo l’aerosabbiatura, ossia quel procedimento meccanico con cui si effettua una lieve abrasione sulla superficie mediante un getto di sabbia e di aria.

Perché ristrutturare la facciata fa risparmiare?

La ristrutturazione della facciata esterna si esegue per diversi motivi tra i quali i più importanti riguardano il risparmio energetico. Tra i lavori edili per esterni di cui ci occupiamo ci sono:

  • realizzazione del cappotto termico, il quale serve sia ad isolare termicamente l’interno dell’abitazione dall’esterno
  • realizzazione della coibentazione che permette di eliminare gli scambi di calore tra ambienti interni ed esterni;
  • risanamento totale dell’esterno dell’edificio che serve ad eliminare macchie di umidità, proliferazione di funghi e microrganismi, alterazioni cromatiche, crepe di varia natura ed entità,
  • sfarinature dell’intonaco o danni strutturali e tinteggiatura facciate.

Spesso la ristrutturazione esterna coincide anche con quella del condominio.

Rifare una facciata non significa solo intonacare e verniciare ma anche sostituire parapetti e ringhiere; riparare parti murarie, cornicioni, grondaie e zoccoli esterni; riparare, tinteggiare o sostituire le inferriate e pulire le superfici lapidee.

Ti ricordo che, anche nelle annualità 2020/2021, puoi usufruire del Superbonus 110% per il rifacimento della facciata della tua casa.

Se vuoi ristrutturare la facciata, sfruttando anche il Superbonus 110%, puoi compilare il modulo di contatto presente su questa pagina oppure chiamarci al 011 760 3626. Un nostro incaricato fisserà un appuntamento per un sopralluogo a seguito del quale riceverai un preventivo totalmente gratuito.